The Artist - Recensione
Ascesa e caduta di un divo del muto anni '20, George Valentin (Jean Dujardin), charmant e dotato di sorriso sfavillante, viene però travolto dall'avvento del sonoro, e schiacciato da un ostinato orgoglio, cade in disgrazia, sarà sostituito dalla giovane Peppy Miller (Bérénice Bejo), neo star, con cui ha uno sfuggente flirt. Non solo omaggio, ma vero e proprio film muto, sia nel formato 4:3, che nelle didascalie a supporto dell’assenza di dialoghi. Un progetto ambizioso, a rischio calligrafismo, diretto però con passione e cura per il dettaglio dal francese Michel Hazanavicius, che con elegante leggerezza e ironico brio sfugge le trappole del melò grazie anche al comparto tecnico di prim’ordine: l’ intenso bianco e nero della fotografia, musiche che enfatizzano le emozioni e un uso intelligente del sonoro. Una pellicola permeata di raffinata nostalgia e vivace espressività, piena di felici intuizioni, che ricorda Charlie Chaplin, ma anche l’Orson Wells di Quarto Potere. Un ci